Stalker

L'ennesima telefonata per cose a suo avviso futili, quel continuo parlare senza ascoltare, esiste solo lei ed il resto è aria fritta...
Si sente soffocare da questo rapporto tossico ed unilaterale ed ha deciso d chiuderla lì!

Potente, carico di groove e suonatissimo!
Stalker è il nuovo fantastico singolo per questo progetto chiamato "I Funketti allucinogeni" che stavolta va ad esplorare sonorità che citano uno stile "Motown" d'annata con incursioni anche rap con alla base, sempre e comunque, una capacità artistica che solo i musicisti veri hanno nelle mani!

Quando suonare è sempre una gioia allora entri nell'anima di chi ti ascolta senza soluzione di continuità!

Una bella linea ritmica, molto ricca di stop and go, fill che lanciano le varie parti solistiche et similia, viene caratterizzato da una cassa sempre molto presente, un rullantino secco e con il charlie che apre e chiude proprio sui fill al momento giusto.

Le frasi di basso donano grande profondità all'assieme mentre spruzzi di hammond colorano a tinte cremisi l'assieme con un bel pianoforte, tra il martellato e gli arpeggi, a dare classe alla canzone.

Decisamente intrigante il synth analogico che corre lungo tutto l'incedere della traccia con le chitarre elettriche a livello ritmico a ricamare il mood...

Sul più bello, poi, eccoti il solo in distorsione, con fraseggi di pentatonica a farla da padrone, che viene ulteriormente reso più potente da un batterismo che spinge alla grande per poi lasciare spazio, sul finale, al solo di tromba che non ti aspetti!

La performance canora risulta ricchissima, tra momenti di grande potenza ed altri arricchiti da cori molto eleganti per poi trovare anche un 'incursione rappeggiante sempre su di un finale che definire grande è riduttivo!

Da gustare con cuffie di qualità ed un buon drink a portata di mano!

La storia

“Come posso vivere col fiato sul collo?” Queste le parole pronunciate nel ritornello di “Stalker”, il nuovo singolo de i Funketti Allucinogeni – in uscita il 13 dicembre 2021 per Trulletto Records con distribuzione Believe Music Italia.

Il brano, dalle sonorità pop-rock, si apre con il tema eseguito da un sintetizzatore dotato di un suono caratterizzante e decisamente intrusivo, non a caso fastidioso (una sorta di richiamo onomatopeico allo stalker). La ritmica, con echi vintage ma con un rinnovato vigore, si mescola con la dolcezza del pianoforte e con l’aggressività della chitarra distorta. Un lungo assolo di quest’ultima prelude un bridge dai toni più violenti, sia dal punto di vista musicale e lirico.
L’idea che I Funketti Allucinogeni vogliono sottolineare e trasmettere è quella della fuga, della corsa disperata, del desiderio di non essere trovati, il peso dell’insistenza, le pressioni e del "fiato sul collo".

Il testo percorre diverse fasi ed il narratore diventa il punto di vista di chi subisce questa violenza, un climax che trova il suo culmine proprio nel bridge rappato da Piergiulio Palmisano.
Il brano si conclude con il tema iniziale suonato dalla tromba di Antonio Grassi.

- "Scrivere questo brano è stata un'esperienza dalle differenti sfumature, facile e difficile allo stesso tempo" – ammettono i Funketti Allucinogeni.

La stesura del testo, ispirato alle vicissitudini di uno dei membri della band, è avvenuta in maniera naturale mentre trasformare in musica una tematica così attuale e delicata è stata un'esperienza ardua ed impegnativa. 
Ma questo diventa l’obbiettivo de i Funketti, ovvero raccontare a modo proprio e con il loro personale approccio le dinamiche sociali, i rapporti, l’inconscio.
La musica è il modo giusto per veicolare messaggi, smuovere gli animi, creare interazione ed empatia.

Leggi la storia della band!

Artista: 

I Funketti Allucinogeni

Genere: 

indie

Copertina del brano: