Solo cose più buone

la luce del giorno sfuma verso le ombre della sera, quella luce che lui vede attraverso una finestra blindata che gli fa vedere il mondo fuori, quel mondo che ora lui non può vivere perchè ha sbagliato, ma finirà questo percorso ed avrà un'altra opportunità... Intenso, profondo e di grande intimità... Solo cose più buone racconta storie che nessuno ha veramente mai sentito mettendo in evidenza la grandissima capacità di scrittura di Emanuele Belloni, un menestrello dei giorni nostri che non teme di mettere sotto gli occhi di tutti le dinamiche della vita carceraria! Pazzesco, questo singolo può difinirsi semplicemente pazzesco... A livello di arrangiamento ci troviamo di fronte ad un mix di qualità assoluta, resa tale dalla chitarra classica dello stesso Belloni il quale ricama arabeschi bellissimi attraverso rif e ritmiche tra il gitano ed il flamenco mentre il drumming, corroborato da un bel contrabbasso morbido e preciso sul battere, dona quel groove che serve per tenere alta l'attenzione di chi ascolta. Raffinatissimo il contorno di organetto diatonico, da non confondere con la fisarmonica, che dona quel certo non so che di clownesco all'assieme che fa un po' sorridere ed un po' riflettere mentre qualche spruzzo di tromba incide piccoli graffiti di solarità in questo splendido assieme. Il testo viene interpretato alla grandissima dall'autore stesso che si cala nella parte come il più esperto degli attori mentre, dopo la prima parte, ecco arrivare una parte rap che non ti aspetti, ma che risulta la più classica ciliegina su di una torta tutta da gustare! Da ascoltare ripetutamente e con cuffie di qualità!

la storia

“Solo cose più buone”, è il singolo che ha anticipatol’uscita del nuovo disco di Emanuele Belloni, Tutto Sbagliato, il 23 novembre per Squilibri Editore. Un album con un’attenzione particolare al mondo della detenzione e delle storie che in questo microcosmo si raccontano. Un viaggio in musica e un viaggio che la musica ha guidato dentro il carcere romano di Rebibbia e che ha visto la collaborazione di un gruppo di detenuti nella scrittura di questo primo singolo, “Solo cose più buone”. "L’odore della minestra è disgustoso. Lo porto tutti i giorni tra i reparti e tutti i giorni i reparti lo rifiutano. Preferiscono cucinare con quello che comprano. E allora li rivedo tutti: Socrate, Galileo, Silvio Pellico, Enzo Tortora e sì, vedo solo cose più buone", racconta Emanuele Belloni di questo brano. La detenzione non è la colpa, neppure la pena ma una fase di riflessione che ciascun carcerato affronta come un ‘romantico eroe’. E proprio come un eroe romantico, compare all’improvviso la voce rappata di Mauro Armuzzi, detenuto presso il carcere di Rebibbia, che racconta le sue cose più buone: “Senza troppe storie vedo solo cose buone di chi non vive e non sa tremare, di chi è curioso e prova a lottare, di chi non ha paura di sbagliare e vola alto con un soffio d’amore”. La matita di Matthew Watkins, graphic designer di Manchester trapiantato in Canada, riprende ed anima i personaggi e le loro paure in questo videoclip verticale (ideale per una visione su cellulare), come a tagliare come in una fessura il punto di vista rubato di quello che accade in una cella, tra complicità e sfottò, tra momenti di solitudine e di paura.

Credits

  • Testo e Musica: Emanuele Belloni e Mauro Armuzzi, Emanuele Belloni
  • Produzione Artistica e arrangiamenti: Riccardo Tesi
  • Mixaggi: Stefano Melone
Hanno suonato
  • Emanuele Belloni: Chitarra e Voce
  • Riccardo Tesi: Organetto Diatonico
  • Gigi Biolcati: Drums
  • Mirko Capecchi: Contrabbasso
Grazie alla direzione del Carcere di Rebibbia - Roma che ha consentito di registrare:
  • Mauro Armuzzi: Voce
  • Carlo Bna: Percussioni
  • Mauro Micucci: Tromba
Leggi la scheda di Emanuele!

Artista: 

Emanuele Belloni

Genere: 

indie

Copertina del brano: