Sirene

Le giornate scorrono lentamente, il sole picchia duro in città e tutti i suoi ricordi vanno a quei progetti che aveva pianificato per questa estate che, invece, ha preso una piega totalmente diversa da ciò che si aspettava... Intenso, malinconico e decisamente realista! Sirene è il nuovo singolo di una Levante la quale, ancora una volta, si dimostra songwriter di razza unitamente alla sua capacità intepretativa che ne fanno una delle autrici più raffinate del nostro panorama musicale! Nel 2014 su queste pagine recensivo Sbadiglio definendo davvero intrigante questa ragazza e, mi sia consentito, non mi sono sbagliato poi di tanto, vero? Una linea ritmica morbida, ma al contempo molto avvolgente, rappresenta il giusto timing per l'arrangiamento con un bel giro di basso che ricama arabeschi veramente gustosi a rinforzare il tutto. Tappeti di tastiere un po' eterei dipingono immagini quasi surreali, a livello armonico, con una semplicissima ritmica di pianoforte a schiarire le tonalità nei ritornelli che risulta davvero geniale. Levante si cala interamente nel mood della canzone con il suo modo di cantare e di raccontare le proprie emozioni dimostrando, se ce ne fosse ancora bisogno, di cosa può fare un bel testo scritto con il cuore! Da gustare ad occhi chiusi con un buon drink a portata di mano!

La storia

Un racconto intimo e sincero di un’estate “sospesa” SIRENE è il racconto di un’estate “sospesa”, è un brano dolce e insieme crudele: attraverso la metafora di una conversazione tra Levante e i suoi fan, il testo rappresenta il sogno, ma nel momento della sua disillusione. Il mare, con le sue sirene, è la promessa disattesa di un appuntamento e di un luogo d’incontro, perché questo “non è tempo di castelli”: bisogna rimandare il viaggio verso quell’estate che siamo abituati a sognare. Il video, per la regia di Giacomo Triglia e la produzione di Borotalco.tv, rappresenta, secondo le parole dell’artista “Cinque sirene in cinque scenari alieni, cinque volte Ulisse senza mare, con le mani libere e il cuore legato. Sentire il profumo dell’estate e non avere nessun contatto con l’estate. Un canto slegato, una musica morbida su cui appoggiare la testa e il petto mentre il mondo si ostina a nascondere lo strappo, la scucitura. Il linguaggio visivo di sirene non conosce nessuna stagione, il tempo è sospeso in uno spazio in cui il contatto assomiglia a un peccato.” Così Levante descrive la nascita del brano SIRENE: “L’8 giugno 2020 ho annunciato ai miei fan l’annullamento del tour estivo causa Covid19. Non è facile per nessuno dire “questa estate non lavoriamo”, non lo è stato nemmeno per me che sono un animale da palco e al momento, lontana dal live, sono in cattività.È stato un attimo, ho preso la chitarra e ho scritto SIRENE. Ed è stato proprio come per ALFONSO, stavo raccontando una cosa triste su una musica leggera e onestamente non mi sembrava vero, visti i tentativi di scrittura fallimentari durante la quarantena. Sapevo che sarebbe arrivato questo brano, ma non sapevo come e non sapevo perché. Il perché è la delusione del sogno, una conversazione immaginaria tra me e i fan in cui, dopo l’entusiasmo per il desiderio di ricongiungimento (nella metafora del ritorno al mare) nel ritornello intervengo con la cattiva notizia di una pausa. Chiusi gli ombrelloni, stesi i desideri, sgonfiati i braccioli… non ci resta che accontentarci di quello che rimane oggi, la pioggia (perché sì, quello dell’8 giugno era un giorno di pioggia). SIRENE, la delusione del sogno, è anche l’illusione del sogno, perché la parola inevitabilmente ti lascia pensare al mare, ma le uniche sirene che sentiamo sono quelle delle nostre città, l’allarme, lo stop. Ho sentito il bisogno di raccontare, come sempre, la realtà, il contesto… e non di fingere che, dal 21 giugno, quando è esplosa l’estate, siamo tornati o a fare quello che facevamo la scorsa o che faremo nella prossima. Questa è un’estate diversa e io sono qui a raccontarla”. Leggi la storia di Levante!

Artista: 

Levante

Genere: 

indie

Copertina del brano: