share my wife

Ormai è diventata un'ossessione... Ha sempre gli occhi piantati sullo schermo dello smartphone per vedere se aumentano i like, pare che la sua vita dipenda da questo... Irridente, ironico e carico di groove! Share my wife è il nuovo singolo dei Didols, quarto estratto dal loro ultimo album (Maschere Moderne) per un'iniezione di buon umore e di energia! Quando si hanno idee frizzanti ecco sorgere un risultato incredibile! Una cassa rotonda accompagnata da un rullantino secco e ben definito caratterizzano il drumming della canzone mentre un giro di basso, profondo e preciso sul battere, ricama arabeschi davvero gustosi che arricchiscono la linea ritmica. Una chitarra elettrica clean, rigorosamente in levare, spruzza di funk tutto il mood mentre tappeti di tastiere e suoni di synth colorano di tonalità sgargianti tutta la canzone. Molto intrigante tutta la parte legata al cantato dove la voce solista va perfettamente ad incastonarsi nell'atmosfera corroborata e rinforzata da cori spumeggianti ed un talkbox a tinte più che internazionali! Da gustare a volumi importanti per non fermare mai il piede!

La storia

“Share my wife” è il quarto singolo estratto dal nostro secondo album “Maschere Moderne” del 2019. Share my wife è il primo brano che abbiamo scritto ed è stata una canzone importantissima perché ci ha aiutato a capire la direzione che poi avremmo seguito lungo tutta la produzione del resto del disco. Volevamo ricercare un suono moderno, che potesse competere con le grandi produzioni straniere o che almeno non sfigurasse se fosse passato in radio dopo, che ne so, Lady Gaga o Bruno Mars (eh, eh, eh). È stata davvero una sfida sotto tutti i punti di vista. Il testo racconta di un personaggio un po’ strano (una “maschera moderna”, come dice il titolo dell’album) che, frustrato dal poco seguito che ha sui social e stufo di condividere gattini e frasi del buongiorno, decide di condividere. Non è un argomento facile: volevamo toccare più aspetti grotteschi della società, sia per quanto riguarda sia per le ripercussioni che questo può avere anche su come la gente vive il sé e la propria sessualità. Non volevamo cadere nel volgare e abbiamo camminato lungo una linea sottile. Musicalmente, una bella sfida è stata realizzare la voce “computerizzata” Inglese che guida il personaggio della canzone, una specie di guida virtuale nel mondo dei social, che lo spinge ossessivamente a condividere sempre di più (“you’ve got to share”), fino all’atto, estremo e assurdo, di condividere la propria moglie pur di avere qualche like in più. Inizialmente avevamo pensato a un vocoder, come in Petrolchimico, ma poi ci siamo resi conto che quello che stavamo cercando era una talkbox (quella che si sente nell’intro di 24K Magic, per darvi un’idea). Questo ci ha obbligato innanzitutto a studiare, sia il funk anni ’80 di chi quel genere l’ha inventato (Zapp & Roger in primis) sia brani più moderni come le produzioni dei Daft Punk o di Bruno Mars. In secondo luogo ci ha fatto capire che saremmo dovuti allargare i nostri orizzonti e coinvolgere musicisti stranieri. Pensate che tra i vari musicisti che ho contattato (all’epoca non lo sapevo) c’era anche proprio il talkboxer che ha suonato in “24k Magic” di Bruno Mars ossia Byron Chambers, in arte Mr. Talkbox, grandissimo talkboxer americano. Alla fine la talkbox che sentite nel disco è quella di Brian Henry, un tastierista inglese che ha suonato, tra gli altri, con gli Incognito, che è stato gentilissimo e disponibile, oltre che davvero bravo: mi ha mandato un sacco di materiale da cui poi abbiamo ricavato la traccia che sentite nel disco. Anche i cori “urlati” che sentite nel ritornello hanno rappresentato una bella sfida produttiva: non avevamo un coro da stadio e quindi ci siamo dovuti ingegnare! Anche l’arrangiamento è stato un percorso lungo: ne abbiamo fatto tante versioni, alla ricerca di una sempre maggior esplosività sonora, fino ad arrivare alla versione che sentite nel disco. Antonio Frodella, nostro tastierista e produttore, è stato veramente bravo e ha fatto veramente un ottimo lavoro nell’arrangiamento. Il singolo è stato pubblicato il 31 luglio 2020 su tutte le piattaforme digitali. In occasione dell’uscita, per rendere la cosa più interessante, abbiamo lanciato dai nostri social un contest per la realizzazione della copertina, perché volevamo qualcosa di fuori di testa. Abbiamo lanciato un vero e proprio appello a tutti i creativi della rete (disegnatori, vignettisti, fumettisti). Tra i tanti che ci hanno risposto abbiamo scelto il lavoro di un vignettista padovano, Nicola Nocci detto “Nocciola” (o Noccioea, alla veneta), una persona stupenda con cui abbiamo subito avuto feeling. Ha realizzato una grafica fumettosa, cicciona e accattivante che (almeno a me) ricorda i lavori del grande Jacovitti. Ciliegina sulla torta, proprio come fa il protagonista della canzone, abbiamo aperto un sito www.sharemywife.net dove si può scaricare il singolo e si può ammirare la copertina in formato grande. Non vi dico l’imbarazzo nel parlare col centro assistenza del gestore del dominio… Speriamo che il funk e l’energia di Share my wife vi faccia ridere e ballare, che è un po’ il succo della nostra mission! Leggi la storia della band!

Artista: 

Didols

Genere: 

pop

Copertina del brano: