Perchè Sanremo è Sanremo: riflessioni a ruota libera sull'edizione 2019

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Foto di Claudio Baglioni (by Lapresse)

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In questi giorni sono usciti, come da prassi, i nomi che parteciperanno al festival di Sanremo e, sempre come da prassi, la rete si è scatenata su quelle che son state le scelte di Claudio Baglioni, anche per quest'anno direttore artistico della manifestazione canora per antonomasia.

Anche io ho deciso di scrivere qualcosa, magari in maniera meno infuocata rispetto al trend generale perchè, come sempre, il festival dà da chiacchierare parecchio.

Di seguito ecco l'elenco dei 24 big, fa molto figo chiamarli così, in gara:

  1. Federica Carta e Shade
  2. Patty Pravo e Briga
  3. daniele Silvestri
  4. Ex Otago
  5. Negrita
  6. Achille Lauro
  7. Arisa
  8. Francesco Renga
  9. Boomdabash
  10. Enrico Nigiotti
  11. Nino D'Angelo e Livio Cori
  12. Mahmood
  13. Paola Turci
  14. Simone Cristicchi
  15. Zen Circus
  16. Anna Tatangelo
  17. Loredana Bertè
  18. Irama
  19. Ultimo
  20. Nek
  21. Motta
  22. Il Volo
  23. Ghemon
  24. Einar

Mettersi a stilare i curricula dei singoli concorrenti ha un senso relativo visto che il web ci mette a disposizione di tutto e di più mentre, questo sì, qualche riflessione, rigorosamente a ruota libera, la si può fare tranquillamente.

Ancora una volta le quote di Amici sono preponderanti e moltissime nomination arrivano proprio dal talent condotto da Maria De Filippi la quale dimostra di pesare parecchio nelle scelte della direzione artistica; Baglioni, inoltre, vuole evidentemente attrarre l'attenzione anche del pubblico più giovane visto che uno dei generi che pare voglia farsi spazio sempre più è quel rap/trap tanto discusso in queste ultime settimane a causa del caso "Sfera e Basta", e ciò può risultare anche un pochino originale perchè sarà divertente osservare come questi artisti riusciranno a calarsi in una veste, diciamo così, sanremese.

Un fattore, invece, decisamente in controtendenza che possiamo vedere scorrendo la lista è la presenza di situazioni molto legate all'indie/rock le quali, promettono di rappresentare un po' una sorta di "crack" nel tipico tran tran legato all'incedere delle serate della cittadina ligure...

Troviamo anche bei ritorni di artisti che hanno sempre il loro perchè (leggasi Francesco Renga, Nek e Daniele Silvestri), un'incognita come Loredana Bertè che ha ritrovato il ruggito della vecchia leonessa a quasi 70 anni, qualche nome che sa tanto di riempitivo (mi riferisco ad Arisa, Paola turci, Simone Cristicchi, Anna Tatangelo ed Il Volo) e un paio di quelli che io ritengo un po' casi umani..:
Oggettivamente Nino D'angelo, seppur non da solo, ha sempre proposto su quel palco canzoni terrificanti e pensarlo come rappresentante della musica napoletana mi fa un po' rabbrividire mentre, last but not list, l'ennesima presenza di Patty Pravo, perdonatemi, è agghiacciante visto che, a mio modesto aviso, non è più una cantante da quel dì e, sinceramente, dopo averla sentita duettare con Cristina Davena cantando "I Puffi", pensavo avesse tirato giù il sipario definitivamente ed invece...

Staremo a vedere, nelle giornate tra il 5 ed il 9 febbraio prossimi, le performance che verranno eseguite sul palco dell'Ariston e ci saranno ancora da scrivere, cito i Gialiss, "Fiumi di parole".
Ad Majora.

Vainer Broccoli