Pastis

Biografia: 

“Un occhio vede, l’altro sente”.

Dietro lo pseudonimo Pastis, che ci riporta subito al nome del famoso drink francese, si muovono i fratelli Marco e Saverio Lanza di Firenze. 

Il nome, che deriva dalla lingua occitana e significa “miscela”, esprime perfettamente la singolarità di questa unione artistica che risiede nelle diverse discipline che i due interpretano, rispettivamente fotografia e musica, due mestieri diversi che con i Pastis si fondono in una nuova forma espressiva. Gli output Pastis sono brevi opere di videoarte musicale che attingono fortemente alla vita quotidiana.

Il loro live è una simbiosi tra gli strumenti di lavoro dei fratelli: chitarre, pianoforte, macchina fotografica e telecamera convivono in una sorta di “fotoconcerto”, mentre le loro opere in proiezione simultanea interagiscono con l’esibizione alla stregua di un ulteriore musicista sul palco. Sovente gli spettatori stessi diventano parte attiva della performance attraverso un’improvvisazione fotografico musicale. Il leit-motiv “Un occhio vede, l’altro sente” rappresenta pienamente il loro linguaggio ed è un esplicito riferimento alla citazione del pittore e violinista Paul Klee (1879-1940).

Hanno partecipato come ospiti dei loro concerti, o ritratti nelle loro opere, affermati artisti che hanno amato il loro particolare linguaggio, tra gli altri : Wayne Marshall, Max Gazzè, Fiorucci, Irene Grandi, Cristina Donà, Bugo.
Nel 2009 vincono il Premio Ciampi nella sezione “L'Altrarte”; nel 2011 sono invitati all' Experimental Film Festival al Tribeca Cinema di New York; nel 2012 scrivono Italian Textile Sonata, concerto per macchine tessili e altri strumenti, in collaborazione con Tempo Reale (Centro di ricerca musicale fondato dal M° Luciano Berio); nel 2013 pubblicano il dvd "Fotoconcerto", un'antologia delle opere del duo. Nel 2017 portano in scena uno spettacolo realizzato con Irene Grandi dal titolo “Lungoviaggio”.

Marco Lanza è nato a Firenze il 1 dicembre del 1957, ancora giovanissimo inizia ad occuparsi di fotografia. Intraprende gli studi universitari in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo - DAMS a Bologna. Arrivano in quel periodo i primi incarichi e, a partire dagli anni Ottanta, inizia a viaggiare con regolarità per eseguire lavori fotografici, si trasferisce per lunghi periodi con la famiglia in Australia collaborando con agenzie e redazioni internazionali. Ha collaborato con aziende quali Replay, Gucci, Marni, Sundek, Giunti Editore, Condé Nast, RCS, Mondadori, Piaggio. La sua attività artistica si sviluppa in vari progetti, alcuni esposti in mostre in Italia e all'estero, molti dei suoi lavori sono pubblicati su riviste internazionali quali The Sunday Times, Colors, Die Zeit, Harper’s. Nel 2000 viene pubblicato da Westzone Publishing The Living Dead, lavoro sulla Cripta dei Cappuccini di Palermo. Nel 2005, insieme al fratello musicista Saverio, fonda il progetto di videoarte PASTIS. Nel 2015 esce Velatura per Greta edizioni e nel 2016 Depositi, edito da Gli Ori di Pistoia.

Saverio Lanza nasce a Firenze il 24 marzo del 1970, studia Composizione al Conservatorio di Firenze dove si diploma in Direzione d'orchestra e Strumentazione per banda. Dal '91 al '98 è stato il cantante chitarrista dei Rockgalileo, con tre dischi all'attivo. Nella sua carriera ha svolto sia l'attività di musicista (chitarrista, bassista e pianista) che quella di autore, ed infine quella di arrangiatore e produttore artistico. Ha collaborato nei diversi ruoli con vari artisti tra i quali: Cristina Donà, Bugo, PGR(ex CSI), Sarah Jane Morris, Piero Pelù, Vasco Rossi, Irene Grandi & Stefano Bollani, Arisa, Irene Grandi. Come solista la sua attività di ricerca è sempre stata rivolta alle diverse possibilità della voce umana. In questa direzione si collocano tutti i suoi lavori : "Ce l'hai una sigaretta?", del 2004, dove dà voce ai clochard italiani; “Madrelingua", del 2007, dove "fa cantare" madri extracomunitarie immigrate in Italia; Pastis, progetto di videoarte in collaborazione col fratello Marco con cui partecipa a varie mostre nazionali ed internazionali ed infine dal 2012 “Vocazioni", progetto di improvvisazione corale. Nel 2015 Saverio vince il Premio Tenco, migliore canzone, in veste di autore insieme a Cristina Donà.