Articolo 13 sul copyright: siamo sicuri che Youtube voglia salvare internet?

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articolo 13 sul copyright digitale

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In questi giorni la rete si è scaldata parecchio in merito al discorso legato alla legge sul diritto d'autore che il parlamento europeo sta discutendo in questi giorni e, dopo tanto tamtam che ha innondato il web provo a dire anche io la mia...

Il 12 settembre scorso il Parlamento Europeo ha approvato la tanto discussa riforma sul diritto d'autore legato al web che andrebbe a tutelare, così si legge, tutto ciò che viene pubblicato su internet.

Ora, premettendo che non sono un legulaio e che non ho la formazione per poter dare giudizi assoluti, mi sento però di dubitare un pochino degli allarmismi che Youtube stessa sta diffondendo a pioggia tramite i suoi canali che sono parecchio influenti...

Il messaggio che il portalone di sharing dei video sta facendo diffondere è pressochè terrorismo puro...

Frasi come:

  • salviamo internet dalla censura
  • se passa la legge internet non sarà più quello che conoscevamo
  • sarà dittatura anche in rete come in certi paesi del mondo

si sprecano e, come sempre, soprattutto sui social, si legge di tutto e di più...

Le mie considerazioni, lo dico in anticipo, sono legate soprattutto al mondo della musica che, per le mie attuali attività, inizio a conoscere molto bene ed è su questo tipo di esperienza che provo ad articolare il mio pensiero.

Partiamo dai fatti: Youtube ha fatto scendere in campo alcuni Youtubers che hanno parecchio seguito sui loro canali come, ad esempio, Favij, classe 1995, che può vantare qualcosa come oltre 5 milioni di followers, il quale, lo dice lui, è stato portato a pranzo dai dirigenti della piattaforma di casa Google per invitarlo a lanciare questo messaggio di allarme...

Ma perchè è stata scelta una cerchia così particolare di Youtubers?
Perchè, invece, non sono stati chiamati musicisti od artisti di un certo livello?
Cosa, veramente, spaventa Youtube?

Facciamo un passo indietro...

Per fare qualche soldarello, badate bene parlo di cifre ridicole tipo un centinaio di euro, poco più, al mese bisogna farsi un mazzo incredibile, se mi passate il francesismo, ma, soprattutto, bisogna arrivare a numeri davvero impressionanti...
Vi faccio un esempio: se un videoclip arriva, che ne so, a 20/30000 visualizzazioni noi utenti, noi fruitori, possiamo dire:
"...Caspiterina, quante visualizzazioni..."
Il bello è che per numeri del genere Youtube non sgancia nulla... zero assoluto, si inizia a vedere qualche euronzolo, mi pare, da 90/100000 in su...

Ora, capite bene vero che cifre del genere sono robe che fanno ridere, giusto?

Il fatturato, invece, di Youtube stesso, invece, grazie alle pubblicità che girano sui video caricati per monetizzare ammontano a vere montagne di dollari tanto che proprio la piattaforma per i video gode di una salute più che ottima...

Alcuni stralci di questa fantomatica legge dicono:

"Tenendo conto delle modifiche al testo della direttiva, che sarà la base per la trattativa con il Consiglio, i colossi digitali dovrebbero "condividere" i loro ricavi con artisti e giornalisti. Diversi emendamenti alla proposta comunitaria passati in votazione mirano a garantire che i creativi, in particolare musicisti, artisti, interpreti e sceneggiatori, e anche editori e giornalisti, siano remunerati per il loro lavoro"

Qui ci vuole poco studio per comprendere ciò che si vuole dire, vero?
Un altro stralcio che ho potuto leggere recita:

"Nelle disposizioni introdotte si prevede che la semplice condivisione di collegamenti ipertestuali (hyperlink) agli articoli, insieme a "parole individuali" come descrizione, sarà libera dai vincoli del copyright. Invece se i link saranno accompagnati da descrizioni che soddisfano la lettura degli utenti, si ricadrà nella casistica degli snippet (foto e breve testo di presentazione di articoli): questi saranno coperti da copyright e quindi le piattaforme dovranno pagare i diritti agli editori per il loro uso."

Anche da queste parole non mi pare si evinca che si voglia mettere il bavaglio all'utente finale, ma che venga un minimo regolamentato ciò che gira in rete e, badate bene è scritto a chiare lettere che situazioni come Wikipedia sono fuori dal ragionamento e non verranno minimamente toccate dal provvedimento...

Secondo me, l'allarmismo che si sta diffondendo basa tutto su di un concetto molto chiaro, anche se non precisamente citato, ovvero che questo articolo 13 della legge sul copyright digitale creerebbe grossi problemi alla fruizione selvaggia di qualsivoglia tipo di contenuto e la nostra mentalità un pochino scroccona sta facendo il resto...

Come detto in precedenza, io baso i miei ragionamenti, così a ruota libera, su quello che vedo collaborando e parlando con musicisti di un po' tutti i livelli e vedo come proprio il mondo della musica stia risentendo tantissimo dell'ambito legato alla pirateria, alla fruizione un po' borderline dei vari contenuti perchè proprio noi utenti finali cerchiamo di trovare il sottobanco, la strada parallela, la furbata insomma che ci permetta di non spendere un centesimo...

Forse si dovrebbe fare mente locale e ricordare che l'arte non è un qualcosa di effimero, ma che, per chi ne ha fatto un vero lavoro, è anche un qualcosa che fa sbarcare il lunario, pagar bollette e via dicendo...

Con questo non sto sostenendo a spada tratta la legge, ma sto solo cercando di comprendere alcune dinamiche, lato Youtube, che sono tutt'altro che limpide e chiare...

In ultima analisi, però, voglio anche lanciare un sassolino per difendere l'attività di coloro i quali fanno promozione, scrivono comunicati stampa, che diffondono insomma proprio quell'arte che gli artisti stessi vogliono veder tutelata...
Anche noi che lavoriamo in questo settore dobbiamo esser rispettati e questo rispetto lo vogliamo proprio da quella categoria che vogliamo far crescere la quale, però, troppe volte pensa che scrivere e studiare strategie comunicative il più efficace possibile sia robetta da dilettanti.

Vainer Broccoli