Nei giorni di CR7 noi vogliamo parlare di Sanremo!

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foto di Baglioni e la Hunziker sul palco

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In questa estate 2018 tutto sembra focalizzato sull'arrivo in Italia di Cristiano Ronaldo dimostrando ancora una volta come nel belpaese si sia letteralmente assorbiti dalle cose legate al cuoio pallonato...

In Verità, tra le pieghe della rete, si stanno leggendo rumors, più o meno attendibili, su come sarà il prossimo festival di Sanremo, un altro must che focalizza l'italica gente per una settimana in quel di febbraio; fatto salvo il nome di Claudio Baglioni al timone ed il desiderio di Mrs. Hunzicher di riprovarci, il resto è un rincorrersi di voci su cosa si farà o non si farà.

Una delle ultime bombe che potete leggere interrogando zio Google sarebbe legata al desiderio del Claudione nazionale di togliere la sezione nuove proposte, così come la si è vista nelle ultime edizioni, per integrare gli eventuali 4 nuovi virgulti del panorama musicale italiano nella baraonda generale assieme ai big.

Lasciando perdere il fatto che così come è stata concepita la parte dedicata agli emergenti, secondo me, che ci fossero o meno non cambiava molto (venivano fatti esibire addirittura prima della sigla), il pensare di togliere, praticamente, quest'area da proprio l'immagine di come venga inteso il mondo della musica emergente dai cosiddetti big: "zero assoluto".

Ora, si dovrà innanzitutto capire se questa cosa sia reale oppure no e, in caso affermativo, sarà fondamentale cogliere le reazioni delle case discografiche le quali diranno la loro...

Una riflessione che viene spontanea, laddove si andasse a verificare il fattaccio, è che così facendo si lascia tutto lo scibile dedicato alla musica nuova ed ai suoi interpreti ai fantomatici talent regalando un intero ecosistema ad orrori quali Amici, X Factor e compagnia cantante...

E' angosciante vedere come il mondo delle major si stia sempre più arrotolando su sè stesso spingendo, sempre più, progetti musicali asfittici e un po' troppo di plastica disinteressandosi completamente di ciò che potrebbe regalare il sottobosco degli emergenti che, credetemi, è popolato di passione vera e, moltissime volte, di ispirazioni profonde e di qualità.

Le grosse entità discografiche si lamentano per il mercato che non tira più, i big della musica italiana sono sempre più lontani dai fan e producono sempre più dischi scontati e freddi, ma nessuno di questi interlocutori si guarda attorno con realismo lasciando che la china sia sempre meno risalibile.

La musica, a mio modestissimo parere, resta un bene del quale l'essere umano, sin dalla notte dei tempi, non può fare a meno e vederla ingrigire così, almeno da noi, mette una gran tristezza, per il fatto in sè, e sale anche la rabbia nel notare come chi potrebbe far qualcosa, aprendo un po' gli occhi e la mente, resta invece lì, fermo ad autoincensarsi senza muovere un dito...
Tanto chi se ne frega, loro sono già arrivati!