With The Lights Off

I bassi martellano le persone in pista che ballano, le luci sciabolano l'ambiente disegnando ombre grottesche sulle pareti mentre lei si muove verso il bancone del bar per l'ennesimo coktail.... Il suo fare è sinuoso e quasi... pericoloso... Un'altra notte di trasgressione la vedrà protagonista... Essenziale, pulsante e carico di groove... Irrompono sulla scena musicale italiana i God of Basement, band fiorentina dai connotati più che particolari! Il drumming è caratterizzato da una ritmica tipicamente dance dai colori che ricordano la prima house music di fine anni '80 inizio '90 con un effetto vinile a dare ulteriore energia all'assieme. Una linea di basso graffiante e in distorsione accompagna tutto l'incedere del brano sostenendone la struttura mentre, dopo le prime due battute, ecco entrare una chitarra elettrica, dalla distorsione un po' acida, che dona quel certo non so che di rockeggiante al pezzo. decisamente inaspettata e di gran gusto l'apparizione di una parte di pianoforte negli incisi centrali che donano un colore particolarissimo al singolo. Di grande impatto tutto l'arrangiamento che va ad incastonarsi perfettamente con il mood della linea di cantato costringendo chi ascolta ad alzare il volume! Da gustare a volumi importanti!

La storia

Anticipato dal singolo “With The Light Off”, esce in cd ed in digitale il 19 ottobre 2018 il primo album omonimo dei God Of The Basement, pubblicato e distribuito da Alka Record Label. Questo primo lavoro si presenta come una vera e propria dichiarazione di intenti, l'idea di musica per la band è rappresentata in ogni sua sfaccettatura, un collage di immagini e ispirazioni che parte dal festaiolo black humor di Beck, attraversa i “5 boroughs” dei Beastie Boys e giunge infine lungo una sacra processione in onore della Santa Muerte. La natura degli arrangiamenti percorre tre binari, il primo volto alla narrazione, il secondo su fondamenta ritmiche e il terzo declinato ad una realtà variegata, ricca di infiltrazioni elettroniche e uso di samples (citazioni di film, vecchi beat funk/soul). Una contaminazione che trova la sua forza dentro a strutture essenziali e riff catchy che ammiccano rivelando un lieve intento ironico. Il campionamento degli strumenti permette un linguaggio pulsante, ma che mantiene la sua accuratezza “grezza”, sgranata. Un disco di Canzoni in cui melodia e groove sono padroni, ma con qualcosa di “inquietante” sempre in agguato (come suggerisce il nome stesso God of the Basement). Tredici brani connessi da un flow ricco di imprevisti e interferenze, un viaggio rituale che si muove attraverso ritmi demoniaci e visioni voodoo, “Hell Boar” e “The Saviour”, groove e atmosfere tipicamente urbane in “Monday Monkey”, “Bobby Bones” e “We do Know” con quella punta di tristezza tipica del moderno blues, incalzanti beat disco-funk pulsano dentro a “Get Loose” e “With the Lights Off” che vanta il featuring con la cantante olandese Francesca Pichel, riff granitici in “Beaten Up” realizzata in collaborazione con la indie band Nothing for Breakfast e inattese atmosfere mariachi in “The Sinner” (featuring il trombettista e polistrumentista Gabriel Stanza) che accompagnano l’ascoltatore verso la fine di questo viaggio. Leggi la scheda della band!

Artista: 

God of the Basement

Genere: 

World Music

Copertina del brano: