Le tre cose che so

le mani incrociate dietro la nuca, lo sguardo fisso sul soffitto ed i pensieri volano tra le pieghe delle lenzuola... Il sonno non arriva e nella sua testa c'è sempre lei... Delicato, raccontato quasi in punta di piedi... Le tre cose che so rappresenta una vera pennellata nell'ambito della musica d'autore e segna il ritorno di una delle firme più intriganti del panorama capitolino, Fabrizio Emigli. Un singolo che trasuda musicalità e classe in ogni sua nota! Il pianoforte risulta la spina dorsale del brano e, grazie alla classe con cui è suonato, dona una limpidezza incredibile a tutto il mood. Estremamente delicata la linea che viene disegnata dal contrabbasso grazie al quale troviamo anche una bella profondità che avvolge chi ascolta mentre l'assieme degli archi, quando entra, allarga splendidamente lo spettro sonoro. Deliziose le parti di chitarrra acustica, le quali, seppur tenute sullo sfondo, creano un effetto cristallino davvero di grandissimo gusto. Fabrizio si conferma interprete dal pedigree incontestabile e le sue parole, la sua linea di canto, rappresentano il perfetto compendio a tutto l'assieme. Da godere reiterando gli ascolti per non perdere nemmeno una stilla di questa canzone veramente di classe!

La storia

"Passerà questo tempo di attese e giornate mal spese" E' un cantautore simbolo di Roma, che ha mosso i suoi primi passi nello storico Folkstudio di Trastevere, dove hanno esordito anche De Gregori e Venditti, in cui, tra gli altri, nel 1962 si esibì un certo Bob Dylan. In 40 di musica ha condiviso il palco con artisti del calibro di Sergio Endrigo, Edoardo De Angelis, Mimmo Locasciulli, Claudio Baglioni (Stadio Olimpico), vinto premi dal "Rino Gaetano" a "Musicultura". Oggi torna sulla scena con il nuovo singolo "Le tre cose che so", un brano di raffinata poesia, un breve racconto di sguardi e suggestioni, un'efficace sintesi artistica di forza e fragilità, di domande e rinascite. Il riassunto di ogni avventura umana, espresso con delicatezza e pudore, cura e rispetto. Il testo della canzone ci parla di attese e di finali da realizzare, risolvere e condividere; vuole essere un piccolo manifesto di quotidianità, in cui l'amore, i sentimenti, i pensieri per l'altro, il desiderio di costruirsi a vicenda, restano lo sfondo di ogni tragitto condiviso. Un racconto visivo fatto di sguardi, suggestioni, serene inquietudini, attese, è questo ciò che ci racconta il videoclip del singolo, scritto e diretto da Ico Fedeli e che vede tra i protagonisti Francesco Fiorini, figlio dell'indimenticata "Voce de Roma", Lando Fiorini. Leggi la scheda di Fabrizio!

Artista: 

Fabrizio Emigli

Genere: 

indie

Copertina del brano: