Il faro

I marciapiedi della metropoli sono ingombri di cartacce, la gente si affretta verso la propria casa e finge di non vedere quella persona sdraiata sul selciato...
I suoi ricordi vanno alla terra lontana ed alla vita che ha lasciato per fuggire...

Riflessivo, carico di significati attualissimi con un intenso contenuto musicale...
Il Faro è il terzo singolo dei Petralana che mettono in campo l'intensità dei testi abbinata ad una musicalità di indubbio valore...

Saper raccontare le storie attraverso la musica ben suonata è un compendio di pochi e questi ragazzi fiorentini lo fanno davvero alla grande!

L'intro del singolo è caratterizzata da un arpeggio di pianoforte sul right ed una ritmica di chitarra acustica sul left, tipica concezione da studio anni '70/80, quando si lavorava in questo modo per donare apertura ai suoni...

Il tutto si apre ulteriormente dopo la prima strofa dove l'entrata della linea di batteria arricchisce tutto l'assieme grazie ad un drumming raffinatissimo carattterizzato da uno splendido utilizzo di rullante e tom con quel pizzico di softgot che rende assai "parlante" proprio questa parte dell'arrangiamento.

La linea di basso è centrata sulla cassa proprio per sostenere tutto il mood mentre piccoli rif di elettrica, sempre nelle strofe, preparano all'assolo di chitarra, molto in stile Gilmour, nello special centrale.

Profonda, calda e carica di emotività la linea di cantato che, con grande semplicità, racconta una storia che può esser davvero vista attraverso le note del pezzo.

Molto caldo tutto l'arrangiamento che regala minuti di vera intensità senza mai debordare con volumi o virtuosismi...

Da gustare senza soluzione di continuità con cuffie di alto profilo per cogliere tutte le sfumature di arrangiamento e testi!

La storia

Così i PETRALANA descrivono il nuovo singolo: «Siamo a New York 1945, Pietro è un italiano che dopo aver disertato è immigrato clandestinamente in America.
È disperato perché povero e solo in mezzo ai grattacieli della metropoli. Fa il musicista e cantante di strada per sopravvivere, ma si sente disprezzato dalla maggioranza delle persone. Una notte ubriaco, si arrampica sul faro e osserva lo scintillio delle luci del porto, ripensa alla sua terra e a quel mare che li separa. In questo spazio buio che divide diversi popoli si nascondono le tragedie di chi è costretto a lasciare la propria casa per necessità, cosa che come sappiamo avviene purtroppo ancora oggi».

Il videoclip è stato diretto da Linda Kelvink. L’idea è nata cercando di empatizzare con il protagonista della storia e cercando di convertire la sua disperazione e la sua frustrazione in immagini.

“Il faro” è estratto da “FERNET”, un vero e proprio concept album che dichiaratamente prende spunto dai testi di Pavese e Fenoglio, un disco caratterizzato da un sound cantautorale minimale e raffinato. Grazie all’apporto di Tommaso Orbi, documentarista, Linda Kelvink, animatrice stop motion e rotoscope, e alla produzione della Monkey Dive Production di Richard Cocciarelli, “Fernet” ha preso vita ed è diventato anche un concerto spettacolo che fonde diversi linguaggi espressivi, musica, teatro e video e vede anche la preziosa collaborazione dell’attore Pietro Traldi

Leggi la storia del progetto!

Artista: 

Petralana

Genere: 

indie

Copertina del brano: