i can't live a lie

Il suo incedere è sicuro, il suo look è sempre sensuale...
Lei sa che oggi dice sì, ma domani il suo sguardo si poserà su un altro, ma il suo cuore resta chiuso ed il senso di vuoto non la lascia mai...

Groove, energia e tanta classe sono gli attributi che si possono affiancare ai Free Jam con questo loro singolo...

Il drumming molto ricercato e di gran classe mette in evidenza uno swing davvero intrigante ed azzeccatissimo per il genere, mentre il basso dialoga, letteralmente, con i rif di chitarra ed il cantato restando, però, sempre molto preciso sulla cassa con fraseggi, sul finale, davvero per "buongustai dello strumento".

un pianoforte molto secco ed agressivo con i suoi accordi doppiati, si alterna ad un Hammond che appare ogni volta che parte il ritornello creando un'alternanza davvero caleidoscopica che possiamo definire, senza timore alcuno, di grandissimo effetto per l'insieme.

I rif di chitarra elettrica rappresentano quel tocco di raffinatezza che non lascia indifferenti visto che, nella prima strofa, restano estremamente lineari per sdoppiarsi nella seconda, con uno stoppatino di grandissimo gusto sul right restando identici sul right.
Splendido l'assolo nell'inciso finale che regala sonorità pulitissime legate a gusto e tecnica degne del miglior funky.

La linea di cantato è imperniata su questo ottimo coktail di sonorità molto "groovie" e mette in risalto una bella padronanza.

Il finale risulta un apoteosi che regala, per ogni strumento, fraseggi, rif e spazio che, però, non risultano mai stucchevoli o fuori luogo.

Da gustare con cuffie di qualità a volumi molto spinti!

La storia

Band ferrarese, i Free Jam sono: Iarin Munari alla batteria, Davide Candini alla voce, Roberto Catani al basso e Enrico Cipollini alla chitarra. Formatasi quasi vent'anni fa, dopo diversi live, cambi di formazione, reunion, progetti vari dei protagonisti, ora pubblica finalmente il primo album di inediti: What About The Funky?. 
Album che sorprende per il suo tiro e la sua ritmica praticamente irresistibile che mantiene dall'inizio alla fine: grande musica e grandi musicisti.
Quello dei Free Jam è un funky a volte bello tosto e tirato (Catch The Monkey, Make It Better), a volte più soul (I Can't Live a Lie), altre volte ancora più rock-blues (What About The Funky?), spaziando anche per sapori pop (That Light). I quattro sono grandi musicisti, fin qui nessun dubbio, ma a volte questo non è garanzia di successo: nel loro primo album invece i quattro dimostrano, oltre all'ottima tecnica e la predisposizione per il ritmo anche un gusto notevole per la composizione, la melodia. Aggiungeteci pure testi interessanti, piacevoli e non banali, cosa volete di più?
Li potete ascoltare in rotazione in qualche radio più o meno locale

(la loro pagina di facebook per seguirli è: https://www.facebook.com/FreeJam)

e nei live devono essere uno spettacolo non indifferente.
Io ho appena deciso che saranno la colonna sonora del pranzo di Natale di famiglia, almeno finché mio zio non mi chiederà di mettere Morandi, ma questa è tutta un'altra storia, oltre che musica.
Volete un bel cd da mettere sotto l'albero? Eccolo: Free Jam, “What About The Funky?”

Leggi la scheda della band

Artista: 

Free Jam

Genere: 

Funky

Copertina del brano: