Goodbye so long

Le luci nel club si abbassano, le voci pian piano smettono di sentirsi, le tastiere fanno uscire i primi accordi e la magia del sound si espande nel locale facendo volare la fantasia degli spettatori! Ancora una volta la magia della sua musica gli da la carica perchè quando è sul palco il resto del mondo resta fuori... Carico di groove, intenso da far venire i brividi ed arrangiato splendidamente! Goodbye so long è una perla che fa parte di un disco che è un vero capolavoro dove Filippo Perbellini dimostra davvero cosa vuol dire fare musica di qualità eccelsa! Quando ci si trova di fronte a tanta classe diventa davvero difficile mettere in parola le emozioni che scaturiscono ascoltando con il rischio di non rendere merito ad una produzione di livello letteralmente spettacolare! Uno degli aspetti che colpisce tantissimo è legato ad un drumming di raffinatezza immensa dove, senza mai debordare, ci si trova di fronte ad un timing sempre preciso con sprazzi di altissimo livello con un gioco di cassa/rullante morbidissimi, un charlie sempre dritto in quarti che poi, nello special sul finale, apre e chiude donando quel certo non so che di funk in stile anni '70 davvero gustoso... Il giro di basso risulta di grande profondità e di eleganza pressochè sublime dove frasi superbe ci mettono di fronte ad un "vocabolario" di pregio assoluto con la mission, sempre presente, di dare grande forza e sostegno alla linea ritmica. Sin dalle prime battute il groove viene scandito da una ritmica di chitarra elettrica, pampottata sul left e sul right, che apre il sound in maniera spettacolare mentre al centro fraseggi di rhodes tinteggiano di colori black tutto l'assieme. Tappeti di tastiere sostengono la canzone ed un bell'hammond appare nei momenti topici del pezzo per colorare ulteriormente un'atmosfera di livello incredibile! Le incursioni della sezione fiati fanno ricordare momenti in stile Earth Wind and Fire ed il lavoro dei cori rafforza ulteriormente questa splendida sensazione... Che dire poi della performance di Filippo? Voce black come poche, calore nell'interpretazione e grandissima capacità di trasmettere emozioni difficilmente riportabili in parola! Da gustare con impianto o cuffie di qualità e, possibilmente, ad occhi chiusi per farsi permeare da un progetto musicale come pochi se ne sentono al giorno d'oggi!

La storia

FILIPPO PERBELLINI
L’italiano dal cuore ‘black’ è uscito con “Almost Midnight” “ALMOST MIDNIGHT”, molto apprezzato dalla critica e dai fans, si può considerare a tutti gli effetti un disco “made in USA”. L’intero album, uscito il 22 novembre, disponibile su tutte le piattaforme digitali, in formato e vinile e CD, è stato registrato a Los Angeles negli studi di Tommy Vicari, su etichetta Vicari Sound Organization, di proprietà del produttore americano. Quest’ultimo è un icona fondamentale della discografia «black», ha lavorato con Prince, Ray Charles, Quincy Jones e Tina Turner e moltissimi altri. «Questo nuovo album tutto made in USA - racconta Filippo Perbellini - è il frutto di anni di lavoro tra pre-produzione e realizzazione dove ho avuto l’onore e la fortuna di poter collaborare con uno dei più grandi produttori e sound engineer della California e del mondo, Tommy Vicari, il quale mi ha introdotto ai più grandi musicisti della west coast». L’intero album, rientrante nella categoria classic soul e R&B, presenta la seguente tracklist:
  1. “Goodbye so long”
  2. “Sexy thing”
  3. “Our love story”
  4. “Almost midnight”
  5. “Can’t handle the truth”
  6. “Rainbow sky”
  7. “Outta here”
  8. “Something to smile about”
  9. “Billie Jean”
tutti brani che contengono variegate contaminazioni musicali che si integrano perfettamente in un risultato finale davvero affascinante ed estremamente trascinante durante i concerti. Leggi la storia di Filippo!

Artista: 

Filippo Perbellini

Genere: 

soul

Copertina del brano: