Fabio concato

Biografia: 

Fabio Concato è una delle più belle certezze della nostra musica d'autore. Partito alla fine degli anni '70 con una formula musicale fortemente influenzata dal suo grande amore per il cabaret, nel corso degli anni il cantautore milanese ha saputo ritagliarsi uno spazio importante per le sue canzoni, raccontando in modo molto personale le piccole grandi storie della quotidianità. Nostalgia, ricordi, speranze, confessioni appena accennate, sprazzi di allegria contagiosa popolano il mondo delle sue canzoni, simili ad un libro di illustrazioni che ha sempre saputo fare breccia sin da subito nell'immaginario del pubblico. La vicenda artistica di Fabio Concato inizia nel 1977, quando viene pubblicato il suo primo album, "Storie di sempre": in quel disco è contenuta "A Dean Martin", scherzosa presa in giro del cantante americano che si fa apprezzare per la sua vena ironica e originale. L'anno successivo segue "Svendita totale", secondo album che prelude ad un cambio di etichetta. Concato firma con la Philips e nel 1979 e pubblica "Zio Tom", album che vede la partecipazione dell'armonicista Thoots Thielemans. Passano tre anni prima che Concato decida di ripresentarsi al pubblico con un album intitolato con il suo nome e cognome: "Fabio Concato" è un successo, grazie al brano - tuttora assai programmato dalle radio - "Una domenica bestiale". È l'inizio di una fase artistica molto fortunata, che prosegue con "Fabio Concato" (1984), album che conquista il doppio disco di platino (200 mila copie) e rende popolari canzoni come "Guido piano", "Rosalina" e "Fiore di maggio", e "Senza avvisare" (1986), disco d'oro già in prenotazione. Nel 1988 Concato pubblica un singolo, "051/222525", i cui proventi sono destinati a mantenere in vita il servizio del Telefono Azzurro, allora minacciato di chiusura. Nel 1990 esce un nuovo album, "Giannutri", che Concato registra a Parigi sotto la guida di Phil Ramone; un disco di caratura internazionale, seppure ispirato alla vista della bellissima isola del Tirreno. Una raccolta di successi datata 1991, "Punto e virgola", separa "Giannutri" dal suo successore, l'album del 1992 "In viaggio", in occasione del quale Concato scrive un brano con Pino Daniele, "Canzone di Laura". Nel 1994, preceduta dall'uscita del singolo "Troppo vento", esce la raccolta "Scomporre e ricomporre", una rilettura dei brani cui l'artista milanese è maggiormente legato realizzata con nuovi arrangiamenti strumentali e vocali. A testimonianza del suo ricorrente interesse nei confronti dell'infanzia, nello stesso anno Fabio Concato presta la sua voce alla narrazione di una delle opere letterarie più conosciute del mondo, "Il piccolo principe" di Antoine de Saint-Exupery, pubblicata dalla Polygram su un audiolibro curato dall'Editrice Pontaccio. Del cd-libro Concato cura anche la realizzazione delle musiche. Nel 1996 esce "Blu", il decimo album di studio, prodotto dal tastierista della PFM Flavio Premoli. Nel 1999 è la volta di "Fabio Concato", un nuovo album di inediti impreziosito dalla presenza di un duetto con Josè Feliciano, nel brano "M'innamoro davvero". Nel 2001 Fabio Concato torna alla ribalta con un nuovo album, intitolato "Ballando con Chet Baker" e prodotto da Pier Carlo Penta e da Bruno Zucchetti. L'uscita dell'album Ë preceduta dalla prima partecipazione di Fabio Concato al Festival di Sanremo, dove l'artista milanese presenta il brano "Ciao Ninìn", vi ritorna nel 2007 con il brano “OLTRE IL GIARDINO” anticipando l’uscita del doppio album omonimo.
Nel 2011 partecipa al progetto “Voices” del pianista Paolo Di Sabatino interpretando un suo brano, Cosa ne sarà, un CD ricco di partecipazioni, tra cui spicca tra gli altri quella di Gino Vannelli, da quell’esperienza inizia una collaborazione tutt’ora attiva, che li porta in concerto con Marco Siniscalco al basso e Glauco di Sabatino alla batteria, riproponendo in chiave jazz i suoi grandi successi e i brani più amati.
Nel 2012 Fabio Concato pubblica un nuovo disco di inediti, dal titolo “Tutto Qua”, e questa è già una gran bella notizia per la musica italiana. Erano undici anni, infatti (da “Ballando con Chet Baker” del 2001) che il cantautore milanese non usciva con un disco che includesse interamente canzoni nuove.
Nel 2014 inizia la collaborazione con Fabrizio Bosso ospite in diversi concerti, un duo d'eccezione, per un incontro di grande empatia musicale: da una parte una delle più grandi firme della musica d'autore italiana, dall'altra uno dei più sorprendenti talenti della tromba nel panorama jazzistico. Insieme per riscoprire l'intima alchimia delle piccole cose e la straordinaria vena musicale che li accomuna, tra leggerezza, passione e una fusione tutta da godere. Proprio dopo la partecipazione al nuovo CD di Fabrizio Bosso, dal nome Tandem con Julian Oliver Mazzariello, col brano Gigi, parte il nuovo progetto “Non smetto di ascoltarti” che culmina con l’uscita dell’omonimo CD il sei maggio 2016, un trio d'eccezione, per un incontro di grande empatia musicale: da una parte una delle più grandi firme della musica d'autore italiana, dall'altra uno dei più sorprendenti talenti della tromba nel panorama jazzistico con il suo pianista d’elezione. Insieme per riscoprire l'intima alchimia delle piccole cose e la straordinaria vena musicale che li accomuna tutti e tre, tra leggerezza, passione e una fusione tutta da godere. L'unione tra Bosso e Mazzariello con Concato, rappresenta molto più di un comune ensemble musicale: è un mix suggestivo, in cui l'arte dei suoni, dedita al bello, si fonde non solo con i successi del cantautore milanese, ma riscopre e rivisita quelli di altri illustri autori tra cui Lucio Dalla, Sergio Endrigo, Zucchero e altri ancora, trasformandosi in qualcosa di magico, coinvolgente e liberatorio, riuscendo a coniugare emozioni e complicità, con l’unico denominatore comune della poesia. 
Nel maggio 2017 per festeggiare i suoi 40 anni di musica, Fabio Concato immortala il connubio artistico con Paolo Di Sabatino Trio, trasferendo di fatto in uno studio di registrazione la magia che si rinnova ad ogni live, in un nuovo Cd dedicato al padre Gigi che lo ha iniziato alla musica ascoltando dal jazz alla musica sudamericana.