Così è la vita: Il ritorno della bella musica d'autore con Bracco Di Graci! - L'intervista

foto dell'articolo: 

foto di Bracco

tag: 

Una delle emozioni più belle che la musica può regalare è quella di ritrovare, a distanza di anni, artisti che durante il tuo percorso di vita hanno accompagnato il tuo incedere con la loro musica ed è ancora più emozionante avere la possibilità di incontrarli!
e' questo il caso che, in un pomeriggio di inizio dicembre, mi ha visto incontrare ed intervistare un cantautore dall'indubbio talento che, ad inizio anni '90, ha vissuto momenti molto intensi, grazie al suo talento, e che mi ha davvero coinvolto con la sua musica: Bracco Di Graci!

L'autore siciliano di nascita, ma bolognese nell'anima, è tornato con un nuovo singolo dopo una vita e lo fa con la discrezione e l'umiltà tipica dei veri fuoriclasse e con lui abbiamo passato un pomeriggio dove aneddoti, ricordi e tanta condivisione hanno fatto emergere un'umanità ed una voglia di parlare di musica oggettivamente non semplice da incontrare!


Bracco, torni con un nuovo singolo che apre la strada anche ad un nuovo album dopo così tanto tempo, come mai è tornata fuori questa esigenza?

Bah, diciamo che ormai non ci pensavo quasi più, sai? Dopo quel periodo che ha visto diversi momenti notevoli per un esordiente di allora quale ero io, ho ritenuto giusto tornare alla mia vita di prima ed ancora oggi la pagnotta (sorride - ndr) me la guadagno facendo l'operaio, ma poi succede che ad una festa di compleanno di un'amica mi chiedono di fare un paio di pezzi, succede che, in amicizia, li faccio e, per caso, la band che suonava a quel compleanno vedeva sul palco Giordano Mazzi, che io non sapevo nemmeno che fosse un arrangiatore, e da lì nasce tutto...


Puoi raccontarci meglio?

Guarda, è molto semplice, Giordano, poi, è venuto al tavolo con me, ci siamo bevuti una cosa ed abbiamo iniziato a farci una chiacchierata, mi ha chiesto cosa facevo ora, se avevo ancora musica nel cassetto e, una parola tira l'altra, ecco lo scambio di numeri di telefono, ci si vede ed io gli faccio sentire un paio di cosettine che avevo lì... Gli sono piaciute, mi ha chiesto se avevo voglia di rimettermi in pista ed eccomi qui...


Quindi è successo tutto così, senza pensarci troppo?

Assolutamente no!
All'inizio mi veniva, come si dice a Bologna, da tirare indietro, mi chiedevo se era il caso, poi sempre su sollecitazione di Giordano gli ho portato il mio pezzo, chitarra e voce, una serata in studio e lì, veramente, è nata la magia ed abbiamo iniziato a lavorarci su.


Da quanto tempo è in lavorazione questo progetto?

Tieni conto, sempre, che io tutte le mattine mi alzo alle 6.30 per andare al lavoro, quindi il disco, le canzoni, arrivavano nei momenti liberi che entrambi avevamo a disposizione e considerando che il bagget non era, come dire, esagerato, abbiamo lavorato in scioltezza quindi facendola breve, ecco che ci son voluti quei 5 anni per arrivare al primo singolo "Così è la vita" che apre la via al disco che sarà composto da 11 pezzi...


Veniamo al prodotto finale, sentendo Così è la vita" si nota come la canzone sia suonatissima, si coglie quell'atmosfera tipica del modo di fare musica di una volta, la cosa è nata per caso oppure è voluta?

Tieni conto che io vengo da quella scuola lì, negli anni in cui ho avuto il mio momento la tecnologia non era certo ai livelli di oggi e per fare una canzone servivano, soprattutto, i musicisti per suonarla, senza fronzoli o escamotage informatici quindi, forse, è normale che una volta in pista le cose per me dovessero andare così, poi quando ho visto i nomi di chi avrebbe suonato le mie cansoni mi son venuti i brividi!


Vogliamo citarli prima di proseguire nella nostra chiacchierata?

E ci mancherebbe, anche perchè senza di loro il singolo e l'album tutto non avrebbero preso quel sapore li! Stiamo parlando di: Giordano Mazzi per quanto concerne arrangiamento, tastiere e via dicendo, Lele Melotti alla batteria che non ha certo bisogno di esser presentato, Mattia Tedesco con le sue splendide chitarre e Lorenzo Poli al basso...
Una squadra davvero da paura che, credimi, si è calata nel mood con un entusiasmo che mi ha lasciato stupefatto e che mi ha fatto pensare che, forse, era proprio giusto mettere in piedi questo piccolo progetto!


Sentirti parlare del tuo disco fa emozionare perchè davvero si percepisce un amore intensissimo verso queste canzoni, ma le avevi già nel cassetto oppure no?

Quando sono andato la prima volta da Giordano ne avevo un paio lì perchè io sono un cantautore che non scrive a comando, ma che viene cercato dalle canzoni...
Sono loro che mi trovano ed evidentemente rimettermi in gioco ha fatto sì che pian piano le cose, come i pezzi di un puzzle, andassero ognuna al suo posto mettendo in piedi questa storia che racconto nel disco stesso... Sia chiaro, lo dico subito, un disco che non vuole esser chissà che cosa, ma semplicemente va a mettere un punto fermo in un percorso di vita fatto di alti e bassi, a livello musicale, ma che ha rappresentato una parentesi ed oggi, ripeto quasi per caso, mi rivede raccontare le mie storie...


Facciamo un saltino indietro nel tempo, la leggenda narra che tanto abbia significato per te il tuo rapporto con quel gigante di Lucio Dalla, ci puoi raccontare come andò e come iniziò quella storia?

Raccontata oggi può davvero sembrare una leggenda, ma ti assicuro che tutto è vero...
allora, era il 1987, avevo già nel cuore e nella testa qualche idea, qualche canzone, che mi sarebbe piaciuto sottoporre a Lucio e per un bel pezzo io prendevo, con la mia cassettina in tasca, ed andavo a suonare il campanello dello stesso Lucio, già, perchè in quegli anni lì si poteva anche fare questo, per vedere se ciò che stavo facendo avesse potuto diventare un qualcosa di serio...


E ti rispondeva al campanello?

Eh, mica era così facile sai? (sghignazza - ndr)
Pensa, molte volte, ovviamente, non c'era nessuno, ma tante altre rispondeva al citofono facendo la voce da donna e diceva che Dalla non c'era e di ripassare, ed io ripassavo eh!


E come è finita?

Beh, chiaramente ad un certo punto ho deciso di lasciare la mia cassetta nella sua buchetta delle lettere e quel giorno, davvero il caso è incredibile alle volte, mi sento suonare un clakson dietro, proprio mentre stavo infilando la cassetta in buchetta, mi giro e vedo una Golf bianca con dentro Lucio ed il suo factotum...
"che fai lì?" mi gridò Lucio stesso, gli dissi della cassetta e che la stavo lasciando in buchetta per non disturbare e che lì c'erano le mie canzoni... mi disse:
"C'è il tuo numero di telefono sopra? sì? Bene, se c'è qualcosa di buono ti richiamerò..."
Mi richiamò e da lì iniziò tutto!


hai iniziato subito, quindi, a lavorare con lui?

sì, quasi subito... ma come autista!
Lucio aveva bisogno di una persona che lo portasse in giro perchè in quel periodo lavorava a quel discone che fu Dalla Morandi, il suo factotum si era ammalato e mi chiese, appunto, dopo un terzo grado pazzesco (voleva sapere tutto di me ed addirittura volle, prima di assumermi, parlare con mio padre) di diventare il suo autista appunto e lì vissi due anni incredibili dove, con lui si andava in studio di registrazione, assistevo a sessioni di registrazione con personaggi giganteschi, ho iniziato ad assorbire e a cercare di capire...
Sin dal primo momento, pensa, Lucio mi diceva: tu scriverai cose importanti...
Era incredibile e in quegli anni lì ho davvero imparato tantissimo...


E come mai il ritorno, diciamo così, alla vita normale?

Bah, guarda, già in quegli anni lì non era semplice restare in sella per davvero ed a un certo punto mi sono reso conto che, forse, non ero abbastanza interessante per le major? Forse non avevo abbastanza sostegno dietro alle spalle o, più semplicemente, il mio modo di essere non era giusto per questo ambiente, insomma, forse doveva andare così, ma poi, oggi, vedo che qualcosa è rimasto perchè tanta gente mi sta dando feedback di questo ritorno quindi vuol dire che, forse, allora non seminai male...


Il tuo album si intitolerà l'operaio, titolo simbolico e che racchiude in una parola ciò che è stata un po' la tua vita, ma poi cosa dobbiamo aspettarci da Bracco?

Come ho già accennato, non ho aspettative particolari, anche l'album, come le canzoni, mi ha cercato lui e se accadrà qualcosa di bello allora chissà? Musica dal vivo? Un altro disco?
Non lo so, sinceramente, ora come ora mi godo ciò che sta venendo fuori con Così è la vita, poi passin passetto si vedrà anche se, l'appetito vien mangiando, ridisegnare a modo, come dico io ora, canzoni come Guardia e Ladro, Negativo, Datemi per favore mi si agita nel cuore e so anche che il mio compagno di merende, Giordano, non aspetta altro, ma questa è un'altra storia e tutto è legato a come si muoverà l'album perchè, alla fine, tutte le mattine, alle 6.30, la sveglia suona e si va a lavorare!


Beh, sinceramente l'augurio più sincero che ti si può fare e che ancora una volta si possa tornare ad ascoltare la tua musica con continuità e noi saremo qui pronti a prendere la palla al balzo per chiacchierarci sopra!

Lo spero davvero, è sempre bello prendersi del tempo per parlare di musica e di emozioni legate a questo magico mondo!