Cobalto

I giornali raccontano dei soliti scandali, tutti che cercano di acaparrarsi vantaggi attraverso dei sottobanco... Ovunque si gira è tutto così, ovunque l'etica morale e l'onestà sembrano un'utopia che tutti sbandierano, ma che nessuno mette in pratica... Ironico, groovie più che mai e con un messaggio ben chiaro presente in un testo a dir poco irriverente! Francesco Vannini estrae un'altra perla dal suo cilindro e lo fa attraverso un blues che ricorda il sound dei Doors per gridare tutto il suo disappunto fotografando quello che è lo stile della politica mainstream italiana... Colori e grinta uniti ad un mood decisamente graffiante! Un assieme di Rhodes, hammond e synth analogico fa da tappeto alla canzone mentre una bella ritmica di chitarra acustica, tenuta un po' in sottofondo, regala quel sound in stile "new Orleans" davvero gustoso che non guasta mai. La linea ritmica, molto quadrata ed incisiva, è rafforzata da un bel giro di basso che prende per mano, letteralmente, il drumming e lo impreziosisce in maniera davvero efficace. Francesco, con i suoi testi, si dimostra songwriter di razza che non teme di andarci giù pesante per raccontare quel tipo di notizie e situazioni che, haimè, ci troviamo a dover leggere e conoscere con drammatica consuetudine! Da gustare a volumi importanti!

La storia

" ‘Cobalto’ è un brano che elenca a tempo di "electroblues" tutti gli ingredienti di ciò che non dovrebbe esistere nel programma politico di una grande nazione europea, della più grande nazione europea in quanto a beni culturali, arte e spettacolo. Tutto ciò che però sfortunatamente è presente nel panorama politico dell'Italia - racconta il cantautore siciliano -. Il videoclip - soggetto, regia, riprese, montaggio, editing sono a cura di Francesco Vannini e DNV Productions - è appunto una ricetta magica, dettata da un demone blu cobalto, per creare il prototipo del panorama politico peggiore possibile. A farci scoprire che è il panorama politico italiano è la brevissima citazione finale dell'inno italiano, eseguito dalle due chitarre elettriche d'accompagnamento sopra un sinistro tappeto ‘ventoso’ e oscuro.” Il brano è estratto da "Non siamo mica le star", quarto album del cantautore siciliano, composto da nove tracce interamente scritte, arrangiate, programmate e suonate da Francesco Vannini nel proprio studio di registrazione "DNV Production". È un disco che cerca di raccontare la società contemporanea partendo dal basso. È un disco pop d'autore nel quale si alterna l'osservazione cinica e distaccata della società attuale a temi più intimi e delicati, passando per l'amore, da quello che fatica a finire a quello che vuole continuare ostinatamente, in barba a un mondo che va in pezzi. C'è dentro tutto, è un concentrato della sensibilità artistica di Francesco Vannini che, proprio per questo è il protagonista totale, nel bene e nel male, del risultato finale. Le canzoni, gli arrangiamenti, le sessioni strumentali, il tema grafico, la regia e il montaggio dei videoclip sono tutte a carico dell'artista che si è preso quasi cinque anni per trovare la giusta strada verso questo nuovo viaggio musicale. Questa la Tracklist:
  1. Iene (VIDEO)
  2. Non siamo mica le star
  3. Resta comodo
  4. Canzoni dentro di me
  5. Cobalto
  6. Preghiera
  7. Lascia in pace il tempo
  8. Qui ora
  9. Se sono bravi tutti
Leggi la storia di Francesco!

Artista: 

Francesco Vannini

Genere: 

blues

Copertina del brano: