Ciao

Una parola semplice, 4 lettere che possono dire tantissimo e che possono fargli guardare al domani senza dimenticare ciò che è stato con lei, un ciao che gli ha cambiato la vita, ma che racchiude anche tutto quello che ha vissuto e che lo ha fatto crescere! Intenso come un temporale primaverile, colorato come un arcobaleno e suonato in maniera egregia... Ciao rappresenta la più tipica ciliegina sull'altrettanto più scontata delle torte, il nuovo album dei Sonohra! Musica vera, musica suonata dalla prima all'ultima nota, Ciao è tutto questo, ma anche di più: emozioni allo stato puro! La spina dorsale del singolo è rappresentata sicuramente da uno splendido arpeggio di chitarra acustica che, dona brillantezza ed apertura all'assieme, mentre una linea ritmica essenziale entra dopo le prime 2 battute garantendo, quasi in punta di piedi, un gran bel ritmo alla traccia. Di gran gusto il giro di basso il quale si va ad impastare perfettamente con la linea di chitarra donando quella profondità che non guasta mai e aprendo poi la strada ad arpeggi e rif di Fender che, con delicatezza, classe e gusto, vanno ad impreziosire il brano. Letteralmente spettacolare e coinvolgente la linea di canto dove il tema principale viene eseguito con un'anima incredibile e dove i cori ed i controcanti tinteggiano spruzzi di stelle e strisce senza soluzione di continuità! Da sorbire in cuffia a volumi alti per non perdersi nemmeno un attimo di questo splendido quadro!

La storia

L’album è composto da 10 brani ed è completamente prodotto da Luca e Diego Fainello: Luca ha curato i testi, Diego la musica e gli arrangiamenti. Tutto l’album è in analogico ed è stato registrato nello studio dei Sonohra, #Civico6. Da quest’anno, infatti, i due fratelli hanno portato a termine la realizzazione del loro studio di registrazione, che gli consente di produrre tutti i loro lavori, ma anche di collaborare alle produzioni di altri artisti. Il brano “L’ultimo grande eroe” che dà il titolo al disco è dedicato al padre scomparso lo scorso anno: “Un omaggio ad un rapporto che non è sempre stato semplice, dovuto al carattere introverso di nostro padre, sempre però pronto a sostenerci nella musica”, raccontano Luca e Diego. A questo album seguirà subito un secondo, in uscita nel 2019: “Questo ‘doppio’ progetto rappresenta la strada verso il racconto di noi stessi – spiegano i Sonohra -. Non siamo ancora completamente noi, resistono ancora delle barriere che ci hanno impedito di metterci completamente a nudo, ma ci stiamo lavorando. Siamo entrambi molto riservati, scavare in noi stessi e buttare fuori tutto in musica è un percorso che stiamo coltivando. Anche dal punto di vista delle sonorità: cercheremo sempre di più di avvicinarci al nostro mondo musicale, al nostro modo di concepire la musica. Vogliamo riuscire ad esprime tutto di noi, senza barriere, senza timori, senza regole. Questo è l’album che inaugura questa strada, ma è solo l’inizio. Vogliamo farci conoscere per quello che noi siamo, sia dal punto di vista della scrittura che della musica, vogliamo che queste diventino lo specchio di noi stessi, senza trucchi, anche se questo può voler dire sconfinare in risultati poco commerciali. Questo disco è nato a casa nostra, nel nostro soggiorno, nel nostro giardino, di giorno, di notte, ed è completamente nostro, in tutto. È noi, anche se non ancora completamente noi.” Il disco apre con un invito a trovare la felicità nelle piccole cose, a vivere il presente appieno (“Vivi ogni attimo come se fosse l'ultimo”). Prosegue con una riflessione sul futuro raccontata dal punto di vista della nuova generazione in “Da che parte è il tuo destino”, con il confronto tra la generazione dei nostri genitori e quella nostra (“Con una foto di James Dean”) e con il dialogo tra una figlia e una madre nel momento in cui questa viene a mancare (“Ciao”). La parte centrale è dedicata alla ricerca della propria libertà, alla voglia di rischiare (“Come un falco che va nel suo cielo”), alla ricerca di un senso in una vita sempre più spesso trattata come finzione (“Un senso per me”), e al confronto tra come si amava un tempo e come si ama oggi (“L’ultimo ballo lento”).  Il disco si conclude con la ricerca di quella normalità che manca e che rischia di mettere in crisi una relazione (“Un gioco di parole”), con la dedica al padre scomparso (“L’ultimo grande eroe”) e con la speranza e il bisogno in un cambiamento come forza nuova per affrontare il futuro (“Un soffio d’aria nuova”). leggi la scheda dei Sonhora!

Artista: 

Sonohra

Genere: 

unplugged

Copertina del brano: