Ave Maria, facci apparire, il ritorno di Francesco Baccini sulla scena musicale italiana

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Nei giorni subito precedenti il festival di Sanremo Francesco Baccini è tornato sulla scena musicale italiana con un nuovo singolo, Ave Maria, facci apparire che mette nel mirino la figura di Maria De Filippi alla sua maniera. Lo siamo andati a trovare nella sua casa di Genova per fare 2 chiacchiere ed abbiamo trovato un Baccini in grandissimo spolvero che ha spaziato a tutto tondo su quello che è il mondo della musica in questo nostro secolo. La tua carriera affonda le sue radici sin dalla fine degli anni ’80, come vive la musica oggi Francesco Baccini? Ti dirò, penso di essere ancora lo stesso di “Mamma dammi i soldi”, stessa energia, stessa voglia di divertirmi e, soprattutto, di fare divertire chi mi ascolta ancora oggi e, forse, non è cosa da poco visti i tempi… Ed a proposito del presente, veniamo subito al tuo ultimo lavoro, “Ave Maria, facci apparire”, come nasce questa idea che va a stuzzicare un personaggio così preponderante, come Maria De Filippi, nel mondo della televisione dei giorni d’oggi? Beh, il pezzo lo avevo nel cassetto già da un paio d’anni tanto che lo vedevo già in un “Nomi e cognomi vol. 2”, ma che poi avevo lasciato in standby per dare spazio al progetto, che sta per vedere la luce, con Sergio caputo, poi un amico produttore di Genova, vista anche l’imminenza di Sanremo, mi ha convinto a uscire e, credimi, in pochissimi giorni lo abbiamo sfornato, video incluso… Ovviamente l’ironia, che è sempre stata il tuo marchio di fabbrica, è la spina dorsale del pezzo, ma ci si legge anche un tuo modo di pensare legato al fenomeno talent di cui la De Filippi rappresenta un po’ il marchio in Italia, giusto? Ma certamente, il personaggio ha quasi del miracoloso no? (ride ndr) Lei riesce ad aggregare giovani, vecchi, superstar del presente e del passato, fa cantare e ballare tutti regalando un’immagine patinata dei giorni nostri che, però, distorce quella che è la realtà dei fatti andando, de facto, a creare dei miti più che effimeri i quali nascono e muoiono nel giro di una serata televisiva… Quindi la tua posizione su questo fenomeno chiamato “Talent show” è abbastanza chiara no? Guarda, in Italia è ormai un qualcosa che sta letteralmente ammazzando la musica che, sia chiaro, è una cosa seria perchè è fatta di lavoro, studio, passione e tanti, ma proprio tanti sacrifici mentre, se andiamo a guardarci, questo tipo di situazione trasforma tutto in un qualcosa di letteralmente superficiale e fine a se stesso. Diventa inevitabile chiederti un tuo pensiero legato al mondo della musica dei giorni nostri… Faccio un po’ fatica a non inalberarmi sai? Io vengo da quell’esperienza chiamata gavetta, ma proprio quella tosta… Se pensi che agli albori della mia carriera, se vuoi chiamarla così, ho anche dormito in macchina, a Milano, per girare le varie case discografiche con la mia sacra cassettina da far sentire… quasi una vita da pseudobarbone se vuoi, ecco che puoi ben comprendere come io non riesca proprio ad identificarmi in questo momento storico dove non conta ciò che proponi, ma come appari… Oggi non si riesce più a coltivare il sogno di vivere di musica, ma bisogna subito arrivare al guadagno, non importa come e perchè, ma diventa fondamentale pensare subito al successo fine a sè stesso… E Francesco Baccini è riuscito a coronare il suo sogno? Io ho ancora oggi la fortuna di viverlo il mio sogno, poi, giusto per fare un esempio, quanto può esser stato importante, per me, poter dire: “ho potuto cantare con il mio mito, Fabrizio De Andrè, un pezzo sulla mia città? (Genova Blues - ndr)) Quanti talent possono garantire una cosa del genere ad un musicista? Quale successo o quale fama ti può dare un’emozione del genere? sì, io posso dire di aver realizzato il mio sogno e, per fortuna, ancora oggi posso sostenere di continuare a vivere questa realtà e, credimi, non rimpiango nulla di ciò che ho vissuto… Quindi, guardandoti indietro, rifaresti tutto ciò che ti ha portato ad essere ciò che sei oggi? Assolutamente sì, sostengo che posso permettermi di non abbassare mai lo sguardo, oggi come oggi, e la certezza di poter garantire una certa onestà intellettuale non è cosa da poco… Però, se proprio proprio debbo fare un passo indietro su qualcosa (sorride ndr) diciamo che la mia esperienza a “Music Farm” non la ripeterei. Ecco, lì mi sono infilato in un tritacarne chiamato reality dove pensavo si parlasse di musica ed invece mi sono ritrovato nel frullatore di una situazione che ti fa sentire in gabbia ed io, figurati, che detesto le situazioni strette ho letteralmente sbroccato, ma oltre a questa cosa posso dire di essere contento di tutto ciò che ho fatto. E dopo aver mosso le acque con il nuovo singolo, cosa dobbiamo aspettarci dal futuro di Francesco Baccini? Come ho già accennato, io e Sergio Caputo stiamo per ultimare un disco scritto a 4 mani dove abbiamo messo di tutto, dal blues allo swing passando anche per il rock con qualche puntatina di funky e vorremmo farlo prima dell’estate. E’ un album al quale teniamo molto perchè, da bravi esodati del mondo della musica di oggi, (sogghigna ndr) lo stiamo producendo tutto da noi e, credimi, questo è davvero un vanto, per chi come noi, vive la musica come una cosa che arriva da dentro. A questo punto non ci resta che attendere questa ulteriore perla e, perchè no, ritrovarci poi a farci una chiacchierata sopra… E perchè no, quando si tratta di questo sono sempre pronto!