alessio Creatura

Biografia: 

Alessio Creatura classe ’77, di origine abruzzese, fin da subito abbraccia l’arte in tutte le sue varie espressioni. Da piccolo infatti, recita, dipinge, studia batteria, in seguito asseconda la passione per il canto e studia da autodidatta la chitarra e il pianoforte. Trasferitosi a Ravenna per gli studi universitari, si laurea in Conservazione dei Beni Culturali in lingua e letteratura ebraica, non abbandonando mai la musica. Tra tutte le espressioni artistiche tuttavia, è la “canzone” che Alessio avverte come necessità dell’anima, di cui scrive parole e musica, ritenendola il più potente mezzo di trasmissione delle emozioni. Risale al 2011 la pubblicazione del primo album di inediti dal titolo “Non ho più pace”, in cui il filo conduttore è quello dell’inquietudine. Nel 2013 segue un singolo estivo dal titolo “L’amore anche d’estate”. Nell’anno 2016, l’artista realizza il secondo album, dal titolo “Che ci amino gli altri” intimo, riflessivo e di sincera narrazione dei propri stati d’animo. All’interno dei due album si alternano ballate suggestive e malinconiche a brani dalle sonorità rock e trascinanti. Tanti i contributi musicali presenti nella produzione artistica di Alessio: da Andrea Morelli (chitarrista di Cesare Cremonini e Loredana Bertè) a Massimo Tagliata (sua la fisarmonica nei brani “Sognami” di Biagio Antonacci e “Amami” di Mina – Celentano); da Pippo Guarnera (suo l’organo nei dischi di Ligabue, Nannini, Stadio, Timoria, solo per citarne alcuni) a Max Corona (chitarrista di artisti quali Lucio Dalla, Max Gazzè, Gianni Morandi, Sylvie Vartan, Nek, Francesco Renga, Loredana Bertè e tanti altri); da Federico Mecozzi violinista scoperto dal maestro Ludovico Einaudi a Tommy Graziani, figlio del grande cantautore Ivan Graziani. Nei due album presenti anche i cori di Monica Hill corista di Laura Pausini e Manuela Cortesi, corista di artisti del calibro di Adriano Celentano, Ramazzotti, Laura Pausini, Dalla e Francesco De Gregori. Tra le soddisfazioni professionali più grandi, l’apertura dei concerti di: Roberto Vecchioni; Riccardo Fogli e dei Nomadi. Nell’anno 2012, Alessio è giunto tra i finalisti del “Premio Lunezia”, premio che viene assegnato ogni anno, dall’anno 1997, al “Valore musical letterario della canzone italiana”, calcando successivamente il medesimo palco, in qualità di ospite. Da segnalare anche la partecipazione a ben tre edizioni del “Festival Show”, al premio musicale “Musicacontrocorrente”, alla rassegna della autoproduzioni indipendenti “Targhe d’Autore Giorgio Calabrese 2016” e a ben tre edizioni del “FestivalpubItalia”, manifestazione siciliana dedicata alla migliore musica inedita dal vivo. Tra le collaborazioni artistiche di Alessio, una menzione particolare merita quella con Massimo Luca (chitarrista di Lucio Battisti, Mina, Paolo Conte ecc..,e produttore artistico di Gianluca Grignani); con il “percussautore” Tony Cercola (percussionista di Pino Daniele, Edoardo Bennato, Enzo Gragnaniello e tanti altri), con il cantautore Goran Kuzminac. Nell’anno 2018, il cantautore ha pubblicato il singolo dal titolo “Neanche la metropolitana”, in cui affronta la tematica delle difficoltà delle persone di relazionarsi in un periodo caratterizzato da grandi pericoli e paure. Il brano è accompagnato da uno splendido video, interamente girato all’interno di un bus urbano, luogo di incontro, di conoscenza, di contaminazioni culturali reciproche, nonché di condivisione di idee e destini. Nell’anno 2020 è stato pubblicato “François”, il primo singolo facente parte del terzo album di inediti dell’artista, di prossima uscita. In tale brano si è data voce alle donne, spesso discriminate e costrette a mostrare un’aggressiva mascolinità per competere in un mondo maschilista e prepotente, esortandole ad amarsi e non rinunciare alla propria femminilità, aldilà di canoni di bellezza e sensualità predefiniti, nel rispetto della propria individualità e di ogni diversità. A tale brano ha fatto seguito, sempre nel 2020, “In TV Il Nuovo Carcere“. L’artista riflette sul concetto di TV, come metafora del mondo contemporaneo, iperconnesso e malato di presenzialismo. I media guidano le coscienze, le scelte, i rapporti, le opinioni, dando sempre più enfasi alla spettacolarizzazione delle notizie in nome degli ascolti. La crisi di valori si rispecchia nella ricerca spasmodica del sensazionalismo ad ogni costo. La televisione promuove modelli di illegalità avvalendosi di personaggi che suscitano curiosità e purtroppo sempre più spesso ammirazione e persino spirito di emulazione.