Davvero Felice

Si guarda allo specchio e si chiede se riesce ancora a trovare la forza di sorridere...
Questo modo di vivere la quotidianità le ha fatto perdere il gusto della semplicità e dell'imprevisto...

Potente, ricco di sonorità intriganti e con un messaggio ben chiaro ed attuale raccontato nel testo...
Davvero felice è il nuovo singolo per i Santarè che ci propongono un bel mix tra sonorità graffianti ed un'eleganza intrinseca che strizza l'occhio al pop di qualità e dimostrano anche una bella capacità di scrittura che affronta tematiche di grandissima attualità!

Aver qualcosa da dire, oggi come oggi, non è mica banale e se lo fai così bene...

Un aspetto molto interessante del pezzo è legato alla linea ritmica grazie ad un batterismo dove, senza soluzione di continuità, cassa e rullante dettano un timing di grandissima efficacia, il charlie resta dritto in 4 ed i fil risultano davvero intriganti, ed un giro di basso assolutamente raffinato che rinforza il drumming ed al contempo dialoga con la linea melodica come, ad esempio, nei bridge che anticipano i ritornelli dove la melodia va in territorio diminuito...

Di grandissimo impatto il dimezzamento della battuta nello special finale che lascia spazio proprio a basso e batteria, per risolvere poi nel finale...

Graffi di chitarrra leggermente distorta accompagnano tutto l'arrangiamento con un pizzico di spazio in più proprio nella parte finale...

Il pianoforte risulta elemento decisamente azzecato nel mood dal momento che con pochi tocchi e con tanto gusto disegna arabeschi gustosissimi che rendono più brillante l'assieme.

La performance canora è assolutamente da non sottovalutare perchè facilità di canto, cori ed interpretazione si collocano davvero bene all'interno dell'atmosfera.

Da sorbire a volumi importanti!

La storia

Il brano, con questa domanda come titolo, si pone un po’ in chiave autoironica, un po’ in chiave psicoanalitica, con un sottofondo mistico. I Santarè propongono il tema quasi come un Kōan buddista, quasi come la canzone fosse un mantra. “Tutto è una magia” è l’incipit che racchiude il messaggio: non siamo più in grado di avvertire dentro di noi l’incantesimo della vita.

Nel dualismo esistenziale, nei giudizi costanti e naturali della mente tra bello e brutto, buono e cattivo etc.. il pezzo vuole inserirsi in un’area trasversale, quasi parallela dove può essere magico anche un triste addio, se visto con occhi da osservatore o da bambino che si emoziona a vedere la “neve che si scioglie tra le mani”. L’invito è anche attraversare un cambiamento con la leggerezza di un “vento che spettina i capelli” riferito soprattutto all’individuo di oggi che non è più in grado e di vivere l’imprevisto, tanto è pieno di paranoia e controllo. Così la responsabilità inizia a giocare con la nostra mente che crede di poter organizzare e creare situazioni che possano fare da substrato per una felicità effimera, che va e viene. Dunque, “ti senti davvero felice?”.

Nella semplicità del testo escono fuori meta visioni e dicotomie tra la magia e la follia di una vita sempre in tensione sul realizzare, riempita da sempre nuovi impegni. Così, una vita proiettata a riempire, può godere della felicità dell’esistenza?

I protagonisti del videoclip che accompagna il brano, pare trovino scampoli di felicità anche nella guerra/lavoro di tutti i giorni.

Stilisticamente il brano si avvicina alle sonorità di gruppi come Arcade Fire, Keane e nonostante il quartetto sia prettamente rock, le note di pianoforte e i suoni di arrangiamento rendono il sound moderno.

I Santarè sono Filippo Cavallo (voce, chitarra acustica e pianoforte), Andrea Gorga (basso elettrico) e Massimo Lorenzon (batteria), con la collaborazione di vari chitarristi (ad oggi Francesco Bordino) e di Andrea Bergesio (post-producer e fonico della band).

Autoproduzione

In radio dal: 12 ottobre 2021

Leggi la storia della band!

Artista: 

Santarè

Genere: 

pop/rock

Copertina del brano: